KUNSTART 2012 –
EMANUELE BELUFFI INTERVISTA A NINA STRICKER
Fra le fiere
d’arte cosiddette “minori”, ma che
quando diventeranno grandi spaccheranno, rientra sicuramente kunStart 12, che
in questa occasione prende il nuovo titolo di
Biennial Art Fair For Emergent Contemporary Art. Collocata in un
distretto geografico e culturale d’eccellenza (Manifesta 7, il Museion di
Bolzano, il Mart di Rovereto, la Galleria Civica di Trento e la Kunst Merano
Arte, ma anche il Lungomare di Bolzano, la Werkbank di Lana, il
“Labyrinthgarten”, Fortezza e l’ex carcere di Caldaro), kunStart 12 è
capitanata da Nina Stricker, project manager della manifestazione.
Cara Nina, a chi
si rivolge kunStart 12? Qual è il punto in più rispetto alle fiere concorrenti?
Con il nuovo
titolo di Biennial Art Fair for Emerging Contemporary Art kunStart 12 si
rivolge a gallerie e spazi espositivi attivi a livello internazionale nella
ricerca di proposte artistiche nuove, privilegiando in particolare la
produzione dei giovani e i contesti geografici emergenti e credendo
innanzitutto nella creatività spesso autoctona e meno contaminata delle
periferie culturali.
In realtà sin
dalla sua nascita, kunStart, come del resto espresso nello stesso nome della
manifestazione seguiva questo sogno, di essere una fiera per le giovani
gallerie e per l'arte emergente, una specie di piattaforma di lancio, ma i
tempi in periferia non erano maturi e i compromessi commerciali in passato sono
stati tanti.
Situata in un
contesto esso stesso periferico, questa giovane fiera anche grazie alla propria
posizione geografica di confine può costituire un luogo di incontro e
interscambio ideale per le gallerie emergenti da diverse realtà europee e
specie collegando i paesi contigui dell'arco alpino tedesco alla consolidata
realtà del mercato italiano. L'essere una regione trilingue sicuramente agevola
anche i contatti con le realtà geografiche extraitaliane.
La ricetta è
sicuramente quella opposta rispetto alle altre fiere del Nord-Italia: non una
chiusura nel mercato italiano, tra l'altro poco innovativo, ma ancora più
apertura internazionale. Dalla scorsa edizione abbiamo anche introdotto la
formula del focus geografico (praticato con successo da fiere estere come la
stessa Arco di Madrid, ma pressoché sconosciuto a quelle italiane) e dopo il
focus Japan del 2010 una sezione speciale vedrà protagonista la Corea del Sud.
Spiegaci le
ragioni di una cadenza biennale
L'organizzazione
biennale non solo limita la saturazione del mercato e delle idee, ma favorisce
l'ampliamento delle attività collaterali e il coordinamento delle iniziative
realizzate in collaborazione con le realtà museali ed associazioni culturali
del territorio grazie a una pianificazione di medio-lungo termine.
Inoltre dopo il
successo del 2010, anche quest’anno kunStart si abbina alla fiera di interior
design ‘Arredo’- con oltre 20.000 visitatori - anche quest'ultima programmata
con cadenza biennale.
Che “marchio” hai
voluto imprimere a questa edizione? Vorresti parlarci degli eventi collaterali
di KunstArt?
Oltre alle
etichette emergente ed accessibile (da applicare sia da un punto di vista dei
contenuti che dei prezzi) quella che meglio descrive le ambizioni di questa
edizione è la definizione di "glocale". Per rilanciare una fiera
periferica come kunStart, darle una ragione di esistenza, un'identità che la
distinguesse dalle troppe altre, l'unico punto di partenza possibile ci
sembrava quello di una solida base locale. Ecco perché abbiamo costituito un
gruppo di lavoro di tutti gli operatori pubblici e privati attivi nel
contemporaneo a livello regionale per rendere questa fiera innanzitutto una manifestazione
condivisa da loro, una loro fiera: è la prima edizione in cui parteciperanno
tutte (o quasi) le gallerie private e le realtà non profit più significative
della regione, mentre coloro che non espongono nei padiglioni, saranno
coinvolti nel programma collaterale della fiera.
Oltre a cercare
un forte radicamento territoriale, attraverso la creazione di una fitta rete di
collaborazioni con le realtà presenti, la fiera ha tentato di ampliare anche la
propria dimensione internazionale, avviando dialoghi con realtà geografiche
distanti e meno conosciute dal punto di vista artistico. In questa direzione
tra apertura internazionale e sviluppo locale, vanno molti dei progetti di
questa nuova edizione.
Il premio The
Glocal Rookie of the Year, istituito dalla fondazione Cassa di Risparmio di
Bolzano e giunto alla sua terza edizione, è rivolto agli artisti under 35 con
l’obiettivo di sostenere la carriera di giovani talenti che sappiano appunto
interpretare una dimensione 'glocale'.
Nella prospettiva
di un’apertura internazionale si muove invece il progetto "Focus
Korea", che presenta una panoramica della produzione emergente della Corea
del Sud con una decina di gallerie partecipanti coordinate da Chris H. Cheon,
affiancate a gallerie europee che espongono artisti coreani. Un folto programma
collaterale di conferenze, presentazioni e artist talk patrocinato dal
Consolato Generale della Repubblica di Corea di Milano e le personali di Jeong
Min Suh a cura della a&b Gallery e di Hyon Soo Kim a cura di Valerio Dehò,
nonché una mostra con opere di Nam June Paik della collezione dell'archivio
Pari e Dispari di Rosanna Chiessi ed infine il dialogo transfrontaliero della
coppia di artisti MinJi Kim e Alessandro Dal Pont (lei coreana, lui bellunese)
a cura di dolomiti contemporanee completano il focus.
Numerosi altri
progetti ed eventi speciali arricchiscono il programma di contorno. Tra gli
altri, si segnala il Countdown Design Show 2012, una sezione parallela
dedicata al design contemporaneo in un capannone prossimo alla demolizione
nella zona industriale di Bolzano con asta finale in fiera; focus di questa
prima edizione la nuova tendenza dell’upcycling, ovvero la rigenerazione
di materiali usati per creare nuovi prodotti.
La kunSt_off
GALLERIES NIGHT prevista sabato 17 marzo è la prima apertura collettiva di una
quindicina di spazi di arte contemporanea disseminati per il centro e la
periferia di Bolzano. Con una passeggiata a piedi o in bicicletta dopo la
chiusura dei padiglioni i visitatori della fiera avranno l'opportunità di conoscere questa città anche da un punto di
vista dell'arte contemporanea.
Evento
dell’edizione 2012 è la presenza di un ospite molto speciale: l'artista Rainer
Ganahl, protagonista di un artist talk al Museion alla vigilia di kunStart, il
15 marzo, e presente a kunStart con una personale dal titolo I WANNA BE… organizzata in collaborazione con lo spazio
d'arte Kooio di Innsbruck.
E i profili delle
gallerie che parteciperanno quest’anno? Quali sono stati i criteri di
selezione?
Per la prossima
edizione è prevista la presenza di oltre settanta gallerie da dieci paesi
europei e un focus geografico dedicato alla realtà extraeuropea della Corea del
Sud. Sono state scelte compatibilmente con il nuovo profilo della fiera.
selezionando esclusivamente gallerie di arte contemporanea (con l'eccezione
voluta di un espositore di moderno presente sin dalla prima edizione di
kunStart) e privilegiando quelle con una selezione di artisti giovani e
emergenti e/o quelle provenienti da contesti geografici emergenti. Ampio spazio
è stato dato a una panoramica completa del sistema locale con 24 operatori del
contemporaneo regionale interfacciati ad altri contesti di confine in una
specie di dialogo fra periferie culturali tra cui le due gallerie emergenti Art
Depot e Kooio di Innsbruck, una delle poche gallerie di Belfast, la Third Space
Gallery e diverse realtà ponte - mediatrici fra contesti geografici diversi -
tra cui PrimoPiano con doppia sede a Napoli e Berlino. Nella piena intenzione
"affordable" saranno presentate principalmente opere nel segmento di
prezzo under 5.000 euro.
E quelli seguiti
per i progetti curatoriali?
La stessa linea
emergente e glocale ha ispirato anche i progetti curatoriali: il focus Korea
presenta in primo luogo una selezione dell'arte giovane ed emergente del paese
ospite con la partecipazione della Young Artist Association di Seoul e di
Deagu; molte anche in questo caso le realtà mediatrici fra Korea ed Europa tra
cui la galleria coreana Son con sede a Berlino, la galleria a&b di Seoul
che dopo anni di partecipazione alla fiera di Karlsruhe ha di recente aperto
una sede anche a Baden-Baden in Germania e il cui titolare è anche presidente
dell'associazione degli scambi culturali franco-coreani 'Nez-a-Nez'; inoltre la
giovanissima galleria Studio Akka di una titolare poco più che trentenne con
sede a Deagu e uffici a Milano e Torino ed infine uno spazio dedicato alla
storica attività di mediazione di artisti giapponesi e coreani in Italia - tra
cui lo stesso Nam June Paik - ad opera dell'Archivio Pari e Dispari di Reggio
Emilia e un progetto che congiunge la lontana Corea alle dolomiti nostrane con
le opere di una coppia bellunese-coreana a cura di Gianluca D'Incà Levis.
Anche la scelta
dell'ospite di questa edizione, Rainer Ganahl cade su un personaggio che ha
radici culturali austriache che anche in un raggio di azione internazionale
caratterizzano fortemente le sue opere riflettendo pienamente il contrasto ed
insieme la fusione di elementi esageratamente autoctoni ed il loro contesto
globale, come nel caso della bicicletta elettrica Dinghi alla base
dell'installazione I WANNA BE CHINESE / DINGHI E-BICYCLES - in realtà un
prodotto bolzanino "DOC" della ditta altoatesina TC Mobility che nel
costrutto dell'artista che allude al
primato della Cina nel settore della green mobility "vuole essere
cinese".
Infine Il nostro
concorso per artisti emergenti non a caso si chiama The Glocal Rookie of The
Year - aperto alle partecipazioni internazionali di artisti under 35
presentati dalle gallerie di kunStart 12 a cui saranno affiancati nel
padiglione anche i vincitori coetanei di vari talent prize promossi da musei e
associazioni locali, quali il Transart Prize co-organizzato da Museion, SKB
(Südtiroler Künstlerbund) e il festival contemporaneo Transart e il premio
d'artista di Museion (anch'esso sostenuto dalla medesima Fondazione Cassa di
Risparmio di Bolzano) affiancando sempre
l'arte emergente internazionale ad uno spaccato significativo della recente
produzione locale.
Vedo che si sta
prestando sempre più attenzione al collezionismo “affordable”. Come si rapporta
KunstArt con questa realtà?
Dal 2010 kunStart
è abbinata con biglietto d'ingresso unico alla fiera di interior design ARREDO.
Questa concomitanza ha segnato una vera e propria svolta commerciale per la
fiera in quanto, chiaramente per le opere sotto le 5.000 euro, le vendite sono
state incrementate grazie ai 20.000 visitatori di Arredo. Per kunStart non solo
si apre così un'opportunità di allargamento del mercato nel segmento
"affordable" attingendo concretamente al potenziale economico
specifico di un contesto sempre apprezzato ma mai sfruttato pienamente, ma
anche una nuova responsabilità di mediazione culturale nei confronti di nuove
fasce di utenza dell'arte contemporanea a cui è dedicato un ampio programma di
visite guidate e attività di mediazione rivolte anche alle famiglie e ai
bambini.
Ultima domanda:
quali i vostri obiettivi, nell'immediato e nel futuro?
Nell'immediato un
pareggio di bilancio per dare continuità a questo nuovo progetto periferico in
tempi economicamente difficili.
In prospettiva,
selezionando ulteriormente la qualità delle partecipazioni internazionali e
rafforzando in particolare quelle dei paesi limitrofi dell'arco alpino tedesco
e ampliando ulteriormente lo scambio con realtà più remote a cui ogni anno
dedicare un focus geografico, spero che possa diventare una fiera appunto
glocale in cui la produzione internazionale incontra ciò che di meglio ha da
offrire questa regione. In particolare, il dialogo con altre periferie
culturali potrebbe essere la traiettoria tematica più interessante da
sviluppare, dopo i primi accenni di questa edizione, più sistematicamente in
futuro.